HAMBURGER

Il successo di Lupin nero

La serie con Omar Sy è tra le più viste su Netflix

Un senegalese alto un metro e novanta. A leggere i libri di inizio Novecento di Maurice Leblanc si farebbe fatica a immaginarsi così Arsenio Lupin, ma nel 2021 — società multietnica, la Francia campione del mondo rappresentata dal talento di Mbappé — la scelta diventa tanto coerente quanto criticata da chi vede un’opportunistica volontà di compiacere il politicamente corretto piuttosto che un reale afflato di parità di diritti e uguaglianza universale. Del resto il processo è in atto. L’Academy di Hollywood ha stabilito nuovi requisiti per favorire «l’equa rappresentanza di origine, genere, orientamento sessuale e persone con disabilità»: dal 2024 i lungometraggi dovranno rispettare i nuovi standard per essere candidabili all’Oscar come miglior film. E così i colossi internazionali dell’intratteniment;si sono già adeguati per evitare di essere tacciati di non essere al passo con i tempi e i cast di film e serie sempre più spesso si allargano in rappresentanza di tutte le etnie. Peccato che certi principi — lodevoli sulla carta — nell’applicazione portano a paradossali cortocircuiti. Così dal whitewashing si è passati all’altrettanto assurdo blackwashing: ovvero mettere sullo schermo personaggi neri che storicamente dovrebbero essere bianchi. Così è successo di vedere un Achille di colore (David Gyasi) nella miniserie"Troy - La caduta di Troia; e una valchiria nera (Tessa Thompson) . La summa del «famolo strano» l’ha raggiunta però"Bridgerton", ambientata all’inizio del 1800 in Inghilterra, dove la regina britannica è afroamericana e la corte pullula di duchi e conti di colore. L’effetto è straniante, la verità storica (una società classista bianca) viene stravolta in una realtà fantascientifica (una società classista multirazziale). E la sensazione è quella di entrare in uno dei bar spaziali di Guerre Stellari piuttosto che alla corte della regina Carlotta di Meclemburgo-Strelitz. Arsenio Lupin è il personaggio immaginario che fu ideato da Maurice Leblanc nel 1905, un «ladro gentiluomo» protagonista di numerosi romanzi. Molte le trasposizioni sia al cinema sia in televisione, ma la realizzazione più celebre rimane il famoso manga Lupin III. Questo per confermare come Lupin sia sempre sinonimo di successo.